Chatbot o assistente virtuale: qual è la differenza?

Fumetto su sfondo fuxia.

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante nel campo dell’intelligenza artificiale, portando alla creazione di strumenti sempre più avanzati per migliorare l’interazione tra aziende e clienti.

Tra questi strumenti, i chatbot e gli assistenti virtuali sono diventati fondamentali per molte aziende, in particolare nei settori del servizi clienti e dei call center.

Ma quali sono le differenze tra questi due strumenti? E quale è il più adatto per un call center? In questo articolo, vedremo proprio le differenze tra chatbot e assistenti virtuali, i loro vantaggi e svantaggi e forniremo esempi di come possono essere utilizzati nei call center.

Che cos’è un chatbot?

Un chatbot è un programma informatico progettato per simulare una conversazione umana. Funziona attraverso l’uso di script predefiniti e algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per comprendere e rispondere alle domande degli utenti.

I chatbot sono comunemente utilizzati per gestire richieste semplici e ripetitive, come rispondere a domande frequenti o fornire informazioni di base su un prodotto o servizio.

Come funziona un chatbot

I chatbot possono essere basati su regole o sull’intelligenza artificiale. I chatbot basati su regole seguono script predeterminati e possono rispondere solo a un numero limitato di input.

Al contrario, i chatbot basati sull’intelligenza artificiale utilizzano algoritmi di machine learning per imparare e migliorare nel tempo, consentendo loro di gestire conversazioni più complesse e variegate.

Vantaggi dei chatbot

  • Disponibilità 24/7: i chatbot possono operare senza interruzioni, offrendo supporto continuo ai clienti.
  • Costi ridotti: automatizzando le risposte alle domande frequenti, i chatbot possono ridurre i costi operativi.
  • Risposte rapide: i chatbot forniscono risposte immediate, migliorando l’esperienza del cliente.

Svantaggi dei chatbot

  • Limitazioni nelle conversazioni complesse: i chatbot potrebbero non essere in grado di gestire richieste complesse che richiedono comprensione e analisi approfondite.
  • Esperienza utente impersonale: l’interazione con un chatbot potrebbe risultare fredda o impersonale per alcuni utenti.

Che cos’è un assistente virtuale?

Un assistente virtuale è un software avanzato che utilizza l’intelligenza artificiale per fornire assistenza personalizzata agli utenti.

A differenza dei chatbot, gli assistenti virtuali sono progettati per gestire compiti più complessi e interagire con gli utenti in modo più naturale e umano. Sono in grado di apprendere e adattarsi alle preferenze degli utenti, fornendo risposte e soluzioni personalizzate.

Come funziona un assistente virtuale?

Gli assistenti virtuali utilizzano tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, come il machine learning e il deep learning, per comprendere il contesto delle richieste degli utenti e fornire risposte adeguate. Possono integrarsi con altri sistemi aziendali, consentendo loro di eseguire azioni complesse come prenotazioni, acquisti o gestione di account.

Vantaggi degli assistenti virtuali

  • Personalizzazione: gli assistenti virtuali possono offrire un’esperienza utente personalizzata, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun cliente.
  • Capacità di gestire richieste complesse: possono elaborare e rispondere a richieste complesse grazie alla loro capacità di apprendere e adattarsi.
  • Interazione più naturale: utilizzano l’NLP per comprendere il linguaggio naturale, rendendo le interazioni più fluide e naturali.

Svantaggi degli assistenti virtuali

  • Costi di implementazione: gli assistenti virtuali possono essere più costosi da implementare e mantenere rispetto ai chatbot.
  • Tempo di apprendimento: richiedono un periodo di addestramento per raggiungere il pieno potenziale di comprensione e risposta.

Chatbot vs assistente virtuale: quale scegliere nel tuo call center

Sia i chatbot che gli assistenti virtuali offrono vantaggi significativi per i call center, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza del cliente. La scelta tra i due dipende dalle specifiche esigenze dell’azienda, dalla complessità delle richieste dei clienti e dal budget disponibile. Indipendentemente dalla scelta, l’adozione di queste tecnologie rappresenta un passo importante verso l’automazione e il miglioramento del servizio clienti.

In sintesi, la scelta tra un chatbot e un assistente virtuale per un call center dipende dal tipo di interazioni che si desidera automatizzare. Ecco alcune considerazioni chiave:

  • Budget: se il budget è limitato, un chatbot potrebbe essere la scelta più conveniente grazie ai costi di implementazione e manutenzione inferiori.
  • Complessità delle richieste: se il call center gestisce principalmente richieste semplici e ripetitive, un chatbot può essere sufficiente. Tuttavia, per richieste più complesse, un assistente virtuale potrebbe essere più adatto.
  • Esperienza utente: se l’obiettivo è offrire un’esperienza utente personalizzata e naturale, un assistente virtuale è la scelta migliore.

Esempio di Utilizzo del Chatbot nel Call Center

Un esempio di utilizzo efficace di un chatbot in un call center è la gestione delle richieste di assistenza di base. Un chatbot può essere programmato per rispondere a domande frequenti, fornire informazioni sui prodotti e gestire richieste di supporto tecnico semplici.

Ad esempio, una compagnia telefonica potrebbe utilizzare un chatbot per rispondere a domande sui piani tariffari, gestire richieste di attivazione o disattivazione di servizi e fornire istruzioni per la risoluzione di problemi tecnici comuni.

In questo scenario, il chatbot agisce come un filtro iniziale di un call center inbound, risolvendo le richieste più semplici e liberando gli operatori umani per gestire i casi più complessi che richiedono un intervento diretto.

Esempio di Utilizzo dell’Assistente Virtuale nel Call Center

Un assistente virtuale può essere utilizzato in un call center per gestire interazioni più complesse che richiedono comprensione e analisi approfondite. Ad esempio, una banca potrebbe utilizzare un assistente virtuale per offrire supporto ai clienti nella gestione dei conti, effettuare trasferimenti di denaro o rispondere a domande su prestiti e investimenti.

In questo contesto, l’assistente virtuale può integrarsi con i sistemi bancari interni per fornire informazioni aggiornate e personalizzate ai clienti. Inoltre, grazie alla capacità di apprendimento, l’assistente virtuale può migliorare nel tempo, offrendo un servizio sempre più efficiente e su misura.