Nuove norme per il telemarketing in Italia: cosa rischiano i call center

In foto, una persona che urla alla cornetta del telefono.
Negli ultimi anni, il telemarketing è diventato un settore sempre più regolamentato, con l’obiettivo di proteggere i consumatori da pratiche invasive e moleste. In questo contesto, il Decreto Legislativo 24 marzo 2024, n. 48 introduce modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche, definendo nuove sanzioni per i call center outbound che non rispettano le normative. Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono i rischi per le aziende del settore e come adeguarsi alle nuove disposizioni.

Le nuove norme per il telemarketing in Italia

Il Decreto Legislativo n. 48/2024 rappresenta un aggiornamento alle disposizioni precedenti, in particolare al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, che attuava la direttiva europea (UE) 2018/1972. Questo decreto impone misure di controllo più severe e sanzioni elevate per le violazioni in ambito di comunicazioni elettroniche e telemarketing.

Perché è stato necessario un aggiornamento delle normative?

La crescente diffusione di pratiche moleste da parte di call center, come le telefonate ripetute e non autorizzate, ha portato il legislatore a intervenire.

Il nuovo decreto ha lo scopo di tutelare gli utenti da queste attività, offrendo un maggiore controllo alle autorità competenti, come l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).

Le principali disposizioni del Decreto Legislativo n. 48/2024

Le nuove norme introducono una serie di obblighi e sanzioni per chi svolge attività di telemarketing o teleselling senza il rispetto delle regole. Tra le principali disposizioni, troviamo:

  • Limitazioni e blocchi dei numeri: l’AGCOM può imporre blocchi su numeri utilizzati per pratiche fraudolente o moleste.
  • Sanzioni amministrative: le aziende che violano le disposizioni del Codice delle Comunicazioni Elettroniche rischiano multe che vanno da 50.000 a un milione di euro, in base alla gravità delle infrazioni.
  • Identificazione degli utenti: sono stati introdotti obblighi di trasparenza e identificazione degli utenti per i call center che operano sul territorio italiano.

Le sanzioni previste per i call center che violano le norme

Le sanzioni rappresentano uno degli aspetti più rilevanti del decreto. Secondo quanto previsto dall’articolo 30 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, i call center che compiono telefonate ripetute e moleste rischiano multe particolarmente elevate, soprattutto se operano con numerazioni falsificate (pratica nota come “spoofing“).

Sanzioni per le telefonate moleste

In particolare, l’art. 98-decies stabilisce che i call center che fanno uso improprio di numeri telefonici o che effettuano telefonate non autorizzate possono essere puniti con sanzioni amministrative. Le multe variano da 3.000 a 15.000 euro, oltre a sanzioni aggiuntive in caso di violazioni ripetute o particolarmente gravi.

Possibilità di pagamento ridotto

Il decreto prevede anche delle misure di attenuazione: i trasgressori possono optare per il pagamento ridotto della multa entro 60 giorni, pari a un terzo del massimo stabilito. Tuttavia, in caso di violazioni gravi o ripetute, non sarà possibile accedere a questa opzione.

La tutela degli utenti e il Registro pubblico delle opposizioni

Oltre a rafforzare le sanzioni per i call center, il decreto mira a proteggere ulteriormente i consumatori. Dal 2022, il Registro pubblico delle opposizioni consente ai cittadini italiani di bloccare le chiamate promozionali indesiderate. Tuttavia, le nuove norme precisano che i call center situati all’estero non sono soggetti a queste restrizioni, complicando la tutela effettiva degli utenti.

Come funziona il Registro pubblico delle opposizioni?

Il Registro pubblico delle opposizioni permette agli utenti di registrare il proprio numero e rifiutare le chiamate di marketing. Tuttavia, molte telefonate indesiderate continuano a essere effettuate tramite pratiche di spoofing, il che rende difficile tracciare i call center che operano illegalmente.

Le responsabilità dei call center e le procedure di conformità

Per evitare sanzioni, i call center devono adottare specifiche misure di conformità. Tra queste rientrano:

  • L’identificazione dei numeri di chiamata: è obbligatorio per i call center rendere trasparente la propria identità, impedendo l’uso di numerazioni camuffate.
  • La documentazione dei consensi: le aziende devono conservare una prova scritta del consenso dell’utente per le chiamate promozionali.
  • Il rispetto degli orari: sono stati stabiliti limiti di orario per le chiamate, evitando contatti in orari inappropriati.

Conseguenze per i call center non conformi

I call center che non rispettano queste misure rischiano non solo multe elevate, ma anche la sospensione dell’attività in caso di violazioni reiterate. Il decreto prevede inoltre controlli periodici da parte delle autorità competenti per verificare il rispetto delle norme.

Come adattarsi alle nuove normative per il telemarketing

Le nuove norme rappresentano un importante passo avanti nella regolamentazione del telemarketing in Italia, con l’obiettivo di proteggere i consumatori e migliorare l’immagine del settore. I call center, dal canto loro, devono adeguarsi rapidamente per evitare sanzioni e garantire un servizio rispettoso della privacy degli utenti.

Per restare in regola, è consigliabile:

  • Formare il personale sulle normative aggiornate.
  • Implementare un sistema di tracciamento dei consensi.
  • Mantenere un rapporto trasparente con i clienti, assicurandosi che le chiamate avvengano solo con il loro consenso.

Il rispetto di queste normative non solo riduce i rischi di sanzioni, ma contribuisce anche a costruire una relazione più positiva e trasparente con il pubblico.